Cos'è il fluido termovettore?

Definizione: Il fluido termovettore è quella sostanza allo stato liquido o gassoso che, all’interno di un impianto, accumula l’energia termica prodotta da un generatore e la trasporta alle utenze collegate. Il fluido termovettore svolge un ruolo essenziale per conseguire elevate efficienze negli impianti termici, ma soprattutto per mantenerle inalterate nel tempo.

L'acqua è miglior liquido termovettore

I vantaggi del fluido termovettore più utilizzato sono la disponibilità, i costi dell’acqua, l’elevata capacità di trasporto di calore.

In confronto ad altri materiali, come l’alcol metilico (2512), il toluolo(1687) e il petrolio (2085), l’acqua ha una valore di calore specifico di 4186 (quantità di calore assorbito-ceduto durante una variazione di temperatura 1°C). L’acqua ha quindi la capacità di trasportare elevate quantità di calore.

Svantaggi dell’acqua: incrostazioni e corrosioni

Cosa sono le incrostazioni calcaree

Sono dei depositi che si formano sulle superfici di scambio termico.

Cosa comporta: riduzione dello scambio termico e maggiore consumo del combustibile. Soluzione: addolcitori o demineralizzatori o stabilizzatori chimici ma non garantisce al 100% la rimozione dell’incrostazioni di calcare.

Cosa sono le corrosioni e cosa succede?

Sono dei fenomeni chimico-fisici che comportano il degrado dei materiali metallici ad opera dell’ambiente a cui sono esposti. Avviene in alcuni componenti dell’ambienti come l’acqua e l’ossigeno. Negli ambienti naturali ci sono sempre le condizioni per cui il ferro si corroda.

In ambienti chiusi l’ossigeno contenuto nell’acqua si esaurisce e si arresta l’azione corrosiva. Gli impianti di climatizzazione non sono un impianto chiuso. 

Cosa succede con l’acqua calda? Più l’acqua è calda e maggiore è la concentrazione di ossigeno (diventando più è più corrosiva).

Diagramma di Pourbaix e scala pH: determinare i rischi

Con la scala pH si determina l’alcalinità (>7), l’acidità (<7) e il valore neutro di una soluzione (7). Assieme al dato della scala del pH e il valore potenziale si ottiene il rapporto potenziale/pH per il Diagramma di Pourbaix tramite cui si può determinare in quali condizioni di lavoro il materiale metallico è a rischio, immune, o parzialmente protetto da corrosione.

(Puoi vedere l’esempio sul rame nel PDF a pagina 19)

Le tipologie di corrosioni

Ci sono vari tipi di corrosioni: dalla generalizzata il più celebre di colore arancio-marrone a quella intergranulare che è meno visibile e penetra nel materiale metallico in profondità senza lasciare traccia in superficie.

(Puoi vedere tutte le tipologie nel PDF da pagina 20)

Soluzione ai problemi che causa l'acqua

Soluzione: gli inibitori. Ne esistono di vari tipi (catodica, anodica, diretta, organica o filmante) ma quella più efficace, perché elimina e riduce il tenore di ossigeno all’interno dell’acqua, è quella diretta.

Come stabilire quanto l'acqua è incrostante e corrosiva?

Con gli indici di Langelier e Ryznar si stabilisce quanto l’acqua utilizzata è incrostante e corrosiva. Tramite i parametri di temperatura, durezza (quanto l’acqua è incrostante), alcalinità, pH e conducibilità elettrica si ottengono i dati degli indici di Langelier e Ryznar.

I parametri degli indici di Langelier e Ryznar

I parametri dell’indice di Langelier (o saturazione) sono: > 0 l’acqua è incrostante, < 0 è corrosiva, sullo 0 è in equilibrio (neutra) I parametri dell’indice di Ryznar (o stabilità) sono: > 6,5 l’acqua è corrosiva, < 6 è incrostante, tra 6 e 6,5 è in equilibrio (neutra)

Maggiori informazioni sull'indice di Langelier cliccando l'immagine sotto

approfondimento Indice Langelier – Gestical

Acqua addolcita e demineralizzata quali rischi hanno?

Con l’indice Langelier e Ryznar si capisce che l’acqua addolcita è sempre corrosiva, quella demineralizzata è sempre corrosiva, e quella senza trattamento “grezza” è incrostante a temperature calde e corrode a temperature basse.

Qual è la soluzione efficace per sfruttare l’acqua come liquido termovettore al meglio?

La soluzione è quella di usare l’inibitore di corrosione che possa agire anche come un’inibitore delle incrostazioni: Il Protect 1. Tramite questo prodotto, efficace scientificamente, non avrai più seccature! Non è un metodo che usa il passaparola o promette a parole miracoli: è la scienza che agisce!

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